Riabilitazione, rinforzo muscolare e ri-atletizzazione post-intervento del legamento crociato anteriore
La Funzione del Legamento Crociato Anteriore (LCA)
Il ginocchio umano è in grado di eseguire principalmente due movimenti: rotazione e flesso-estensione. L’articolazione tra femore e tibia è protetta da due coppie di legamenti robusti, detti legamenti crociati, che si incrociano nella zona di incontro tra le due ossa.
La loro funzione principale è quella di aumentare la stabilità articolare, evitando che le superfici articolari scivolino l’una rispetto all’altra, sia in avanti che all’indietro. I legamenti crociati lavorano in sinergia con i menischi, migliorando la stabilità del ginocchio.
Meccanismi e Cause di Rottura del Legamento Crociato Anteriore
I legamenti crociati anteriori sono particolarmente vulnerabili a traumi intensi, come quelli che coinvolgono eccessiva estensione o rotazione del ginocchio. Sport ad alta intensità, come calcio, basket o sci, che richiedono rapidi cambi di direzione o estensioni esplosive del ginocchio, sono spesso causa di queste lesioni.
I segnali tipici di una lesione del LCA includono instabilità e dolore al ginocchio, anche se non sempre questi sintomi sono evidenti. In caso di trauma, è importante fermarsi immediatamente e consultare uno specialista per evitare il peggioramento dei danni già causati.
L’Intervento di Ricostruzione del Legamento Crociato Anteriore
Quando viene diagnosticata una lesione del LCA, e se il paziente desidera recuperare completamente la funzionalità del ginocchio, l’intervento chirurgico è la soluzione ideale. Durante l’operazione, il legamento danneggiato viene sostituito con uno sano. Le tecniche di ricostruzione più comuni sono:
- Ricostruzione con semitendinoso e gracile
- Ricostruzione con tendine rotuleo
- Ricostruzione con materiale prelevato da un donatore (allograft)
Ogni tecnica ha i suoi vantaggi, svantaggi e un protocollo riabilitativo specifico.
Tempi di Recupero
Il recupero completo dell’articolazione dura circa sei mesi, dopo i quali la funzionalità del ginocchio dovrebbe essere quasi completamente restaurata. Tuttavia, per ridurre il rischio di recidive, è scientificamente dimostrato che il rientro in campo senza restrizioni non deve avvenire prima degli 8 mesi post-intervento. I tempi di rientro sono determinati dai risultati dei test funzionali, che monitorano i progressi durante la riabilitazione.
Il Percorso Riabilitativo e di Riatletizzazione Sportiva
Immediatamente dopo l’intervento, è altamente consigliato l’uso della crioterapia a compressione (clicca qui per il noleggio), che aiuta a ridurre il dolore articolare e il gonfiore, facilitando il recupero.
Inoltre, è fondamentale iniziare il percorso fisioterapico (clicca qui per maggiori info) il prima possibile, combinandolo con l’uso del PBFR passivo per contrastare la perdita di massa muscolare nella gamba operata (clicca qui per maggiori info sul PBFR).
Tra l’8ª e la 14ª settimana post-intervento, previa approvazione medica, si può iniziare la fase di rinforzo muscolare. Durante questa fase, i muscoli della gamba operata vengono rinforzati per ridurre il deficit di forza tra i due arti, utilizzando esercizi a corpo libero e con macchinari a catena cinetica chiusa. Le sedute dovrebbero essere effettuate almeno 2-3 volte a settimana per garantire un bilanciamento ottimale tra lavoro e riposo. Questa fase dura generalmente 12-16 settimane.
Successivamente, tra il 6° e il 7° mese, dopo aver superato i test di valutazione “return to play”, si entrerà nella fase finale di riatletizzazione funzionale. Questa fase prevede l’allenamento sport-specifico per ripristinare la completa capacità condizionale dell’atleta, che potrà tornare a giocare senza limitazioni.
Contattami per Maggiori Informazioni
Se hai bisogno di maggiori dettagli o se desideri iniziare un percorso di recupero post-operatorio, contattami e sarò felice di guidarti nel tuo processo di recupero.
