Servizi Offerti

Personal Trainer Novara

Tutte le sedute di personal training sono svolte in rapporto one to one e solo su prenotazione presso lo studio personal training "RINFORZATI FIT LAB NOVARA", di mia proprietà. Il mio credo è che l’allenamento personalizzato non possa essere tale se svolto in mini classi o con più persone presenti nella stessa seduta. Voglio dare esclusività e voglio dedicarmi pienamente alla persona che ho di fronte. 

Dopo un primo incontro conoscitivo (senza impegno), nel quale ci conosceremo e nel quale decideremo insieme l’obiettivo da raggiungere, il tuo unico impegno sarà quello di allenarti e di dare il massimo sapendo di avere sempre il mio supporto e la mia assistenza per tutta la durata dell’allenamento. 

Se vuoi visionare lo studio e fare una chiacchierata senza impegno contattami

 

Coaching on line

Il mio servizio di coaching on line si rivolge:

  • ad atleti professionisti e/o dilettanti che hanno come obiettivo il miglioramento della performance e la prevenzione degli infortuni (sia in-season che in off-season)
  • a tutte quelle persone di qualunque età che hanno bisogno di un programma di allenamento mirato e personalizzato per raggiungere il proprio obiettivo (dimagrimento, incremento massa muscolare, tonificazione e wellness).

COME FUNZIONA?

Effettueremo un incontro conoscitivo (in video-call o in presenza nel mio studio) dove stabiliremo l’obiettivo da raggiungere tenendo conto di eventuali problematiche pregresse e/o attuali. Fatto questo, in base all’attrezzatura a disposizione (home gym, palestra ecc.) e in base alla disponibilità di tempo costruirò un primo piano di allenamento personalizzato (che verrà rivalutato e modificato ogni 10-12 settimane circa), dando assistenza diretta per tutta la durata del percorso.

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Recupero tono muscolare post-infortunio e post-intervento Novara

I muscoli devono essere costantemente allenati per non perdere tono o lesionarsi (atrofia). In caso di infortunio, tuttavia, è spesso indicato un riposo rigoroso, che porta a una grande perdita di massa e forza muscolare. L'allenamento della forza muscolare mirata dopo gli infortuni è quindi essenziale sia per stabilizzare l'articolazione che per il totale recupero funzionale.

Basta una settimana in un gesso o in un'ortesi fissa per perdere fino all'80% della forza muscolare, perché anche senza allenamento, i muscoli sono costantemente in azione nella vita di tutti i giorni. L'immobilizzazione evita tutti questi movimenti quotidiani e il muscolo perde tutte le richieste anche basiche. È quindi normale che la forza venga persa dopo un'operazione o un infortunio, ma è anche chiaro che i muscoli devono essere allenati di nuovo. È importante prestare attenzione al processo riabilitativo sportivo mirato per ottenere i risultati più rapidi possibili.

L'esercizio fisico è una parte essenziale del processo di riabilitazione per la maggior parte degli infortuni sportivi. L'idea che un atleta sia completamente guarito una volta terminati i trattamenti sul lettino del terapista è obsoleta. Servono esercizi specifici di rafforzamento, di mobilità e di flessibilità oltre a una serie di trattamenti fisioterapici specifici.

Gli esercizi terapeutici fanno parte di programmi di riabilitazione per garantire che l'area lesa sia di nuovo completamente funzionante e/o per garantire che ciò che originariamente ha causato l'infortunio venga eliminato.

A seconda del tipo di lesione o operazione precedente, è necessario prestare attenzione ad alcuni punti durante l'allenamento. Riposare per settimane era all'ordine del giorno fino a qualche anno fa. Oggi si cerca di riattivare le articolazioni e le estremità infortunate il prima possibile per prevenire danni da immobilizzazione. A seconda della lesione, la prima visita in fisioterapia può essere prevista dopo pochi giorni o settimane. I primi esercizi di movimento dovrebbero impedire alle articolazioni di "arrugginirsi" e fermare presto la perdita di tono muscolare.


La rieducazione funzionale, il rinforzo muscolare e la ri-atletizzazione post-intervento del legamento crociato anteriore con approccio rieducativo funzionale

L’approccio rieducativo funzionale è similare a quello dell’allenamento funzionale e ha come obiettivo quello di “rieducare” l’atleta ai gesti che svolgeva precedentemente. Si parte dai più semplici schemi dinamici come camminare, salire e scendere le scale o stare in equilibrio su un arto, per poi spostare l’attenzione verso gesti/esercizi funzionali necessari per ottenere il rinforzo e la stabilità dell’arto lesionato. Ogni percorso rieducativo è unico, totalmente personalizzato, poiché ogni persona reagisce in maniera differente allo stimolo allenante. Per questo è molto importante assecondare le sensazioni riportate dal soggetto e osservarlo molto attentamente durante l’esecuzione degli esercizi, così da creare delle progressioni mirate, aiutando il soggetto al recupero dello schema che in quel momento rappresenta l’obiettivo. La peculiarità dell’approccio è: allenare il movimento. In questo modo si ha la possibilità di allenare i muscoli nello stesso modo in cui poi l’atleta, in un contesto situazionale, li utilizza durante la pratica sportiva, preparandolo durante l’iter rieducativo alle medesime contrazioni sinergiche. In ultima istanza, si svolge un training specifico di rinforzo muscolare e si va a ripristinare lo stato di fitness necessario per affrontare gli allenamenti con la propria squadra di appartenenza con una riatletizzazione funzionale allo sport praticato.

Tra la dodicesima e la quattordicesima settimana dopo l’intervento, previo controllo medico, si può cominciare la fase di rinforzo muscolare e successivamente la fase di ri-atletizzazione funzionale. Nel primo incontro, dopo aver letto le cartelle cliniche e le eventuali annotazioni del fisioterapista che ha seguito il paziente durante le prime settimane di riabilitazione, si procede all’esecuzione dei test di forza massima muscolare, in modo da vedere qual è lo stato iniziale e quanto più “deboli” saranno i muscoli della gamba operata. I test di forza massima muscolare verranno eseguiti con un dinamometro che attraverso un software dedicato genererà grafici e report dei quattro muscoli principali delle gambe: quadricipite, flessore, adduttore e abduttore. Dopo questo primo passo, si procederà con un lavoro di rinforzo muscolare mirato soprattutto a ridurre il deficit di forza massima tra i due arti, lavorando in piena sicurezza con esercizi eseguiti sia a corpo libero che con macchinari a catena cinetica chiusa (almeno inizialmente). Durante questa prima fase le sedute dovranno essere almeno due-tre alla settimana in modo da bilanciare bene il carico di lavoro e il riposo del paziente. Questa fase mediamente dura 8-10 settimane e renderà il paziente/atleta pronto per eseguire l’ultimo step prima del ritorno in campo. L’ultimo step sarà la “ri-atletizzazione funzionale”, ovvero l'ultima fase del percorso rieducativo, nella quale, sfruttando i principi dell'allenamento sportivo, si raggiunge il completo recupero delle capacità condizionali e delle abilità sport-specifiche dell'atleta. Terminata anche questa ultima fase, l’atleta sarà pronto al rientro in gruppo e successivamente in campo.



Test di valutazione muscolare

I test di valutazione muscolare sono composti dai test di forza massima muscolare isometrica, dai test di flessibilità muscolare e dai test di mobilità articolare. Questa valutazione ci permette di capire lo stato di forma dell’atleta testato e di impostare un programma di allenamento mirato al miglioramento generale e della performance, riducendo drasticamente la possibilità di infortunio. In un contesto di recupero muscolare post-infortunio o post-operatorio invece, questi dati ci permettono di stilare un corretto programma di ri-atletizzazione e di monitorare i miglioramenti nel tempo, riducendo i tempi di rientro in campo. 

I test di forza massima muscolare isometrica servono a valutare la forza e gli eventuali “sbilanciamenti” (deficit) muscolari dell’atleta. Avere muscoli “sbilanciati” nel rapporto di forza massima muscolare isometrica tra gli stessi muscoli dei due arti può portare a un peggioramento della performance e all’aumento del rischio infortuni. Una piccola tolleranza a rigurardo c’è (negli sportivi agonisti il deficit deve essere inferiore al 10%), nel senso che nella quasi totalità dei casi tutti hanno un piccolo sbilanciamento dovuto a una parte predominante, l’importante è che questa differenza non sia troppo significativa. Circa un terzo di tutti gli infortuni sportivi sono muscolari ed è in gara che si verifica la maggior incidenza, con un rischio da 2 a 5 volte superiore rispetto agli allenamenti. Ovviamente, dopo aver subito un infortunio o un intervento chirurgico avere un deficit è più che normale, ma eseguire questi test ci permette di programmare un lavoro mirato e personalizzato per riportare la muscolatura degli arti inferiori nella miglior condizione possibile.

I muscoli testati saranno quattro: ischiocrurali, quadricipiti femorali, adduttori e abduttori.

Gli ischiocrurali (comunemente chiamati hamstring) sono i muscoli posteriori della coscia e sono tre: bicipite femorale, semimembranoso e semitendinoso. Sono i muscoli più colpiti da lesioni e le recidive a seguito di stiramenti sono le più frequenti. Rispetto ad altri muscoli utilizzati durante la corsa sono quelli che per primi vanno incontro ad affaticamento. In particolar modo, la fase di corsa lanciata alla massima velocità può essere considerata il momento più probabile nel quale possono verificarsi infortuni. Inoltre, averi ischiocrurali deboli, nella peggiore delle ipotesi, può portare alla rottura del legamento crociato anteriore.

Il muscolo quadricipite femorale si trova nella parte anteriore della coscia e ricopre, nel suo decorso dall’alto verso il basso, le articolazioni dell’anca e del ginocchio. La parte denominata retto femorale realizza la flessione dell’anca e l’estensione del ginocchio; i tre vasti (mediale, laterale e intermedio) sono mono-articolari e agiscono solo sull’articolazione del ginocchio, estendendolo. Il potenziamento del quadricipite è ricercato in moltissime discipline sportive, sia per migliorare la prestazione sia per la protezione che i vasti danno all’articolazione del ginocchio.

Di fondamentale importanza è il dato ricavato dal rapporto del momento di forza massima isometrica del muscolo agonista e il momento di forza massima isometrica del muscolo antagonista. Un rapporto corretto è indice di stabilità. Ogni articolazione ha un rapporto ottimale tra la muscolatura agonista e antagonista, che deve essere rispettato. Per esempio, affinché il ginocchio sia considerato stabile, il rapporto tra la muscolatura flessori e quella estensoria (ischiocrurali (H) / quadricipiti (Q) deve essere il più vicino possibile allo 0,60. Un numero più basso ci indica che gli estensori sono troppo forti rispetto ai flessori, un numero più alto ci indica, al contrario, che i flessori sono troppo forti rispetto agli estensori. Oltre alla stabilità del ginocchio, un rapporto corretto tra ischiocrurali e quadricipite diminuisce il rischio di infortuni muscolari.

Gli adduttori sono i muscoli del corpo umano la cui funzione principale è quella di permettere l’adduzione dell’anca. È il secondo muscolo più soggetto a infortunio (dopo gli ischiocrurali) e sono i muscoli responsabili di un’infiammazione molto comune: la pubalgia.

I muscoli abduttori consentono lo spostamento dell’arto nella posizione laterale e durante il cammino e la corsa producono una forza uguale ma contrapposta a quella dell’anca, che in assenza di questi muscoli tenderebbe ad uscire dalla propria sede.

Per flessibilità muscolare invece si intende la capacità di un muscolo di estendersi o di allungarsi al suo limite senza traumi e di ritornare al suo stato di rilassamento naturale. Avere una buona flessibilità muscolare porta notevoli vantaggi sia nella prevenzione degli infortuni che nell’esecuzione gestuale in quanto sia la forza che la rapidità traggono vantaggio da una maggiore flessibilità perché si possono eseguire movimenti più rapidi e più potenti. Una muscolatura accorciata e con minor capacità di allungamento sviluppa minor forza.

Per mobilità articolare si intende la capacità di un’articolazione di muoversi fino al suo massimo raggio di movimento ROM. Rappresenta una qualità importante per un soggetto attivo perché migliora la performance sportiva, sviluppa più forza e previene gli infortuni muscolo-tendinei-articolari.

I test di valutazione muscolare hanno la durata di circa un’ora. I risultati saranno disponibili subito e verrà rilasciato un report dettagliato con tutte le misurazioni effettuate.

Guarda un esempio di report dei test di valutazione muscolare


Monitoraggio gps nel calcio

Nel calcio il GPS fornisce numerosi dati atletici dei calciatori, utili soprattutto per quanto concerne i lavori con la palla, in allenamento e in gara. Il sistema di monitoraggio GPS ci permette di conoscere il carico esterno del calciatore analizzato, e quindi di conoscere la distanza percorsa in gara o in allenamento, la potenza metabolica, il numero di accelerazioni e di decelerazioni e molti altri dati.

Conoscere quello che si fa in allenamento o in gara è fondamentale per avere una guida nella programmazione, per sapere come controllare le settimane di “carico” e di “scarico”, per ridurre il rischio di infortunio e soprattutto per ottenere i massimi effetti di super-compensazione (processo fisiologico che produce una diminuzione transitoria della capacità prestativa, per poi avere una risalita superiore al livello iniziale nella fase di recupero) e di incremento della performance. 


Cryo Compression - Dispositivo combinato di crioterapia e compressione intermittente per le patologie del ginocchio

CHE COS’E’ ?
Il Cryo & Compression Therapy Sistem è un dispositivo che combina due terapie fisiche molto utilizzate, la crioterapia e la compressione intermittente. L’applicazione di questi trattamenti diminuisce dolore articolare e gonfiore, favorendo il reflusso linfatico e il riassorbimento di edemi da trauma o intervento chirurgico.
BENEFICI DELLA CRIOTERAPIA
 
Riduzione del dolore articolare
Riduzione spasmi muscolare
Riduzione del gonfiore e dell’infiammazione locale
Aiuta nel ridurre il consumo di farmaci antinfiammatori
Migliora ROM e funzionalità articolare
Favorisce l’ossigenazione dei tessuti profondi
Riduce la perdita di sangue post-operatoria
BENEFICI DELLA COMPRESSIONE INTERMITTENTE
 
Favorisce il reflusso di liquidi extracellulari
Favorisce il drenaggio linfatico
Favorisce la vascolarizzazione e la microcircolazione locale
Favorisce il riassorbimento degli edemi
Stimola meccanicamente la riparazione dei tessuti
Favorisce la circolazione e l’ossigenazione cellulare
POSSIBILI APPLICAZIONI
Lesioni LCA
• Lacrime meniscali
• Tendiniti
• Gestione del dolore
• Protesi di ginocchio
DURATA DEL TRATTAMENTO: 20-25'
TERAPIA NON-OPERATORE DIPENDENTE: il dispositivo può essere utilizzato, impostato e controllato direttamente dal paziente, senza bisogno di un intervento diretto del terapista.

MANUTENZIONE ZERO: non viene usata acqua corrente per il raffreddamento e quindi non vi è possibilità di muffe e residui di sporco.

COME NOLEGGIARLA

Per noleggiare la Cryo & Compression Therapy System o per ricevere ulteriori informazioni contattare il numero 333 5615068 oppure clicca qui per mandare una mail.

PREZZO E DURATA DEL NOLEGGIO

Il costo giornaliero del noleggio ammonta a 15,00€. Il ritiro e la riconsegna del macchinario è a carico del noleggiatore in giorni e orari precedentemente stabiliti con il locatore. La durata del noleggio potrà essere di 14, 21 o 28 giorni consecutivi e potrà essere rinnovato. 

Leggi il contratto di noleggio della crioterapia compressiva cliccando qui

ASSISTENZA

Il locatore si impegna a fornire l'assistenza necessaria al cliente sul corretto utilizzo del macchinario via telefono e via mail per tutta la durata contrattuale.

Consulenza con società sportive e recupero infortunati 

Avere una programmazione atletica mirata, in qualsiasi categoria e in qualsiasi sport, è di vitale importanza per mettere gli atleti nelle migliori condizioni per esprimere al meglio il proprio potenziale.
Il recupero degli infortunati, allo stesso modo, permette di ridurre drasticamente la possibilità di recidive con sessioni di allenamenti personalizzati.